La creazione di un sistema di ciclovie turistiche nel contesto nazionale, può rappresentare un ulteriore elemento di sviluppo e valorizzazione turistica del nostro Paese.

La promozione del patrimonio storico-artistico può essere perseguita anche con la messa a punto di nuove strategie di crescita sostenibile capaci di valorizzare le peculiarità caratterizzanti il tessuto dei differenti territori e di innescare processi di miglioramento economico generando conseguentemente opportunità di crescita diffusa e durevole nel tempo, in armonia con il paesaggio e l'ambiente.

La mobilità ciclistica, in quanto modalità di spostamento ecosostenibile, costituisce uno degli elementi caratterizzanti lo sviluppo turistico sia delle zone interne, di minore attrattività per il turismo di massa, sia delle aree di maggiore interesse storico-culturale, attraverso la valorizzazione dell’identità e delle eccellenze dei territori.

La legge 28 dicembre 2015, n. 208 e successive modificazioni e integrazioni ha previsto uno stanziamento di specifiche risorse alle regioni coinvolte per gli interventi finalizzati allo sviluppo della mobilità ciclistica ed in particolare per la progettazione e la realizzazione di un Sistema Nazionale di Ciclovie Turistiche –SNCT.

Per quanto attiene al nostro territorio, le Regioni interessate dalle ciclovie hanno previsto nell'ambito dei propri strumenti di pianificazione e di programmazione la priorità di questi percorsi in coerenza con la rete ciclabile europea denominata EuroVelo e quella nazionale denominata Bicitalia.

In particolare, la Regione Emilia-Romagna con la Legge regionale n.10/2017: “Interventi per la promozione e lo sviluppo del sistema regionale della ciclabilità”, ha confermato l’impegno alla realizzazione delle ciclovie turistiche per l’incentivo dell’uso quotidiano della bicicletta, nonché per la promozione del territorio e l’individuazione di una rete ciclabile regionale.

Sulla base di tale previsione le Province Ferrara, Modena, Reggio Emilia, le Unioni Comuni della Bassa Reggiana, dei Comuni Modenesi dell’Area Nord, della Pianura Reggiana e i Comuni di Gualtieri, Guastalla, Reggiolo, Brescello, Boretto, Luzzara, Rolo, Bondeno, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Mirandola, Medolla, Concordia sulla Secchia, San Possidonio e Novi di Modena riconoscono quale comune condivisione di intenti, l'opportunità di una realizzazione di una ciclovia per unire tutta l’area vasta emiliana colpita dal sisma del 2012, mediante la proposta di un unico asse ciclabile che accomuni e unisca tra loro territori, dall’Alto Ferrarese, alla Bassa Modenese, alla Bassa Reggiana: 100 km di ciclovia da Brescello/Gualteri a Bondeno, con immediato collegamento a Ferrara, tramite l’Eurovelo 8 VenTo.

immagine tratta dalla presentazione dello studio di fattibilità per i lavori dello Studio Stradivarie Architetti Associati

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