«Il futuro dell'umanità e del nostro pianeta è nelle nostre mani. Si trova anche nelle mani delle nuove generazioni, che passeranno il testimone alle generazioni future. Abbiamo tracciato la strada verso lo sviluppo sostenibile; servirà ad assicurarci che il viaggio avrà successo e i suoi risultati saranno irreversibili»

Il futuro lo facciamo insieme

Stefano Bonaccini Presidente Regione Emilia-Romagna


Con la Strategia regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile assumiamo tutti i 17 obiettivi dell’Agenda delle Nazioni Unite convinti che il nuovo paradigma di sviluppo debba essere fondato sulla sostenibilità, nelle sue componenti inscindibili – ambientale, sociale, economica e istituzionale – e sui

principi di universalità, integrazione, partecipazione e inclusione sociale, e ancor più consapevoli che serva fare la nostra parte insieme alle comunità locali per l’attuazione del Piano di azione globale dell’Onu su scala regionale.

In Emilia-Romagna l’obiettivo, come già condiviso nel Patto per il Lavoro e per il Clima, è generare nuovo lavoro di qualità, accompagnando l’Emilia-Romagna nella transizione ecologica e digitale per ridurre le fratture economiche, sociali, ambientali e territoriali e raggiungere la piena parità di genere.

Abbiamo assunto questa priorità nel programma di mandato 2020-2025 approvato in fase di emergenza Covid-19. La pandemia ha inevitabilmente segnato punti di rottura su tutti i fronti della sostenibilità, indicando una volta di più i fattori di fragilità su cui poggia la nostra capacità di creare ricchezza, di distribuirla in modo razionale ed equo, di preservare e rinnovare le risorse a cui attingiamo per vivere. La pandemia ha enfatizzato il bisogno di ridefinire il nostro modello di sviluppo e il nostro contratto sociale. Con la firma del Patto abbiamo indicato, insieme ai firmatari, i problemi e le possibili soluzioni, gli impegni e le responsabilità condivise affinché “uscirne migliori” non resti uno slogan, ma la reazione possibile e necessaria dell’intero sistema dell’Emilia-Romagna, intesa come regione della conoscenza e dei saperi, della transizione ecologica, dei diritti e dei doveri, del lavoro, delle imprese e delle opportunità

Il Patto per il Lavoro e per il Clima e il Programma di mandato 2020- 2025 sono alla base della Strategia regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Siamo in una fase storica di profondi cambiamenti, di decisioni straordinarie, assunte a livello europeo e nazionale, procrastinate per troppi anni, e che oggi ci consegnano nuove opportunità per intraprendere il cammino della resilienza trasformativa, per progredire e non lasciare indietro nessuno, come, peraltro, siamo abituati a fare in questa terra.

L’Unione europea ha reagito con misure eccezionali, inedite per natura e per portata - così come il nostro Paese - varando l’iniziativa faro Green Deal e il programma Next generation Eu, un impegno di oltre 200 miliardi di risorse per il nostro Paese, che stanno trovando priorità di utilizzo ed attuazione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). A queste risorse, che l’intero sistema regionale è pronto a utilizzare, si affiancano le risorse della programmazione settennale dei fondi europei, di cui abbiamo definito le priorità di intervento nel Documento strategico regionale per la programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo 2021-2027 e nella nuova Strategia regionale di specializzazione intelligente

di ricerca e innovazione 2021-2027.

Abbiamo creato le condizioni per affrontare il futuro con una programmazione unitaria, integrata, e coerente con gli obiettivi sottoscritti con la società regionale e con risorse straordinarie. Sono opportunità uniche per ripartire con forza, mettendo al centro lavoro di qualità, crescita sostenibile, scuola e sanità, puntando sulla medicina di territorio e un welfare di comunità, nei due assi fondamentali della transizione ecologica e digitale.

La crisi climatica è adesso e serve intensificare l’attività di climate diplomacy, come abbiamo indicato nel goal 17, con la volontà di consolidare i partenariati territoriali e il ruolo centrale della Regione nelle relazioni e nelle politiche di cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile.

Strategia regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Con la Strategia regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile siamo orgogliosi di fare la nostra parte nel concorrere al Piano d’azione globale dell’Onu nel raggiungimento dei 169 target entro il 2030, misurando a nostra volta le scelte assunte, monitorando e rendicontando i risultati con trasparenza alla comunità regionale. Il concetto di misurare le policy con indicatori comparabili a scala globale e locale ha sempre accompagnato le nostre politiche, una prassi già introdotta nel Documento di economia e finanza regionale (DEFR), che ora completiamo con gli indicatori di benchmark nazionali per l’Agenda 2030 e con target regionali, in alcuni casi più sfidanti di quelli che pone l’Europa, consapevoli che la cornice metodologica e statistica nazionale non sempre riesca a cogliere le peculiarità della nostra regione, ma con l’ambizione che anche il nostro cammino aiuti a definire un sistema di rilevazione statistico ancor più puntuale, con un set di rilevazioni ulteriori, omogenee e diffuse e nell’intero Paese. Condividere i risultati

e poterli confrontare, consente di valutare gli avanzamenti comuni e dare un’anima ai numeri, di migliorare le policy dando la possibilità a tutti di partecipare e co-progettare come vivere in un mondo migliore.

La Strategia regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile conferma, nel posizionamento di Regione Emilia-Romagna, la grande storia della nostra regione, indubbiamente fra le più avanzate d’Europa in materia di salute, educazione, occupazione, innovazione e inclusione sociale, crescita, export. L’Emilia- Romagna nel confronto con l’Italia si attesta al 2019 oltre la media nazionale sulla maggior parte dei goal ed al contempo ha la necessità di accelerare sulla sostenibilità ambientale, proseguendo l’azione coordinata fra le Regioni del Bacino Padano.

Proprio la nostra storia insieme alla vitalità delle nostre comunità e dell’intero tessuto imprenditoriale ci permetteranno di raggiungere nuove mete e di porre le basi per un futuro ecosostenibile. Gli impegni assunti nel Patto per il Lavoro e per il Clima per la transizione ecologica sono sfidanti, ma vanno nella direzione giusta: l’emergenza climatica è il banco di prova di questa generazione ed è la sfida del nostro tempo.

Questa prima edizione della Strategia Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile della Regione Emilia- Romagna è stata costruita con la collaborazione preziosa di ASviS, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, di tutti gli Atenei regionali firmatari del Patto al nostro fianco nel percorso di condivisione e attuazione della strategia, di Emilia-Lab, di Art-Er e Arpae. Le Direzioni regionali con il Servizio statistica regionale hanno operato con la struttura del Gabinetto che ha coordinato una efficace “cabina di regia” tecnica integrata, e l’intera giunta, coordinata dalla vicepresidente, ha contribuito a definirne contenuti e target. A tutti loro va il mio apprezzamento e un sincero ringraziamento per l’operato comune e per aver acquisito la consapevolezza che la Strategia regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sia l’inizio di una narrazione collettiva, uno strumento dinamico di misura e monitoraggio delle policy, che evolverà nel tempo.

Con l’approvazione della Strategia regionale Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile proseguirà il cammino: vogliamo estenderne la condivisione ai cittadini, attraverso la partecipazione al Forum regionale e potenziando i canali di informazione e formazione, vogliamo monitorarla e migliorarla con periodicità, rendicontarla con puntualità nonché costruire gli strumenti per renderla viva e radicata in ogni comune della regione, piccolo e grande, convinti che il futuro lo facciamo insieme, dalla scala locale a quella globale.