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Si è svolto stamattina il convegno dal titolo: Protagonisti del cambiamento per un nuovo Welfare, al termine del quale è stato inaugurato il Centro Servizi Panda, nuova sede dei servizi sociali dell'Unione.

«Compito del Welfare è creare le condizioni perché le persone possano stare bene - ha detto in apertura del convegno la sindaca di Cavezzo Lisa Luppi, assessora ai Diritti sociali dell'Unione - e personalmente sono fiera del lavoro di tutte le persone che collaborano a qualsiasi titolo per far funzionare i servizi sociali dell'Unione. Ma la vera sfida è guardare al futuro e cercare spunti per andare oltre le emergenze».

«Come Unione abbiamo provveduto a una riorganizzazione dell'ente e dei vari servizi, tra cui i servizi sociali - ha aggiunto il presidente dell'Unione Alberto Calciolari - e siamo convinti che il lavoro fin qui svolto è un buon lavoro. Come amministratori abbiamo il dovere di dare ai collaboratori impegnati nel garantire i servizi ai cittadini, tutti gli strumenti necessari a svolgere il servizio; e abbiamo il dovere di rendere gratificante e soddisfacente il lavoro delle persone. Voglio citare Adriano Olivetti, il quale era solito dire che la fabbrica deve essere fatta per l'uomo, e non l'uomo è per la fabbrica. Questo deve essere il nostro pensiero».

«Il Welfare è una mentalità - ha spiegato il professor Gino Mazzoli, docente Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano - ed è l'elemento costitutivo della democrazia. È un sistema tra famiglie, associazioni del terzo settore, fondazioni, aziende e pubbliche amministrazioni, con però queste ultime che rappresentano solo il 20 per cento del sistema e devono sempre di più essere motore e integratore del sistema stesso. Se mettiamo a rischio il Welfare, mettiamo a rischio la democrazia. Ma non dobbiamo più pensare al Welfare come a un bisogno di quella fascia del 20 per cento della popolazione definita povera; abbiamo la necessità di ragionare su quell'ottanta per cento di persone che sono esposte al rischio di cadere in una condizione di fragilità. Sarà questa la vera sfida che siamo chiamati ad affrontare tutti insieme».

«Inauguriamo un luogo - ha detto Gina Camponero, responsabile servizi Sociali UCMAN - e noi sappiamo quanto sono importanti i luoghi, perché 10 anni fa il terremoto ce li ha portati via. Ma è un luogo che rappresenta qualcosa di più importante che un simbolo; è uno strumento a disposizione della comunità».

«Le organizzazioni hanno bisogno di rigenerarsi - ha spiegato la Dirigente dei Servizi alla popolazione Francesca Mattioli - e l'Unione lo ha fatto, per cercare di produrre un bilancio sociale che vada oltre la condizione economica per affrontare la qualità della vita dei cittadini nel suo complesso. Abbiamo aperto al territorio e alle persone, passando da un concetto di cura a un'idea di prevenzione delle problematiche sociali. Possiamo dire di aver creato dei servizi rivolti al benessere dei cittadini».

Hai poi preso la parola la Dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Reggio Emilia, Germana Corradini raccontando dell'esperienza reggiana avviata da alcuni anni e che ha determinato un cambio di offerta del servizio, con il progetto in una fase avanzate che ha trovato la soddisfazione degli operatori e dei cittadini.

«Questo taglio del nastro non è un semplice inizio, ma una tappa di un percorso - ha concluso il convegno la consigliera regionale Francesca Maletti - e non stiamo solo creando luoghi ma definendo funzionalità che determineranno confronti tra professionisti, nella ricerca di un servizio sempre più di qualità».

Al termine del convegno i ragazzi dei RULLI FRULLI hanno accompagnato a suon di musica la carovana al Centro Servizi Panda, dove è stato tagliato il nastro e inaugurato lo spazio a disposizione della cittadinanza.

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Ultimo aggiornamento

09-03-2023 22:03

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