Dal sito web: https://www.comune.mirandola.mo.it/amministrazione/uffici/biblioteca-polo-culturale

Il Polo culturale il Pico di Mirandola è una biblioteca di pubblica lettura.

Si avvale di un patrimonio di circa 70.000 libri moderni, dei quali 40.000 disponibili a scaffale aperto nell'attuale sede, numerose testate di periodici, 5000 dvd.

Il patrimonio moderno è suddiviso in diverse sezioni: consultazione, fondi a prestito di saggistica e narrativa, testi per bambini, ragazzi, giovani adulti, emeroteca, sezione multimediale, sezione locale e sezione multiculturale plurilinguistica.

Fra i fondi speciali di sola consultazione si segnalano: Il Mulino, la Raccolta Gavioliana, Il Fondo Antico, La Miscellanea.Questi ultimi, costitutiti da decine di migliaia fra volumi, documenti, cartoline storiche, manoscritti, dopo il terremoto sono stati trasferiti in appositi locali  e non sono al momento consultabili, così come il Fondo di Deposito, formato da circa 30.000 volumi del XX ° secolo. 

La storia

L’edificio era una struttura conventuale, è il frutto di stratificazioni di interventi che nel tempo hanno adeguato la fabbrica storica alle nuove esigenze d'uso.

Si ritiene che le prime fasi di costruzione del convento siano contemporanee alla realizzazione della Chiesa avvenuta nel secolo XIII. In occasione della costruzione della nuova chiesa nell'anno 1400, anche il convento subì delle consistenti modifiche ed ampliamenti. Nel 1556 il convento fu arricchito di stanze e loggiati e furono allargati gli orti e l'area cortiliva. Nell'anno 1609 fu costruito un secondo chiostro a levante di quello antico.

Alla fine del XVIII secolo, soppressi gli altri conventi della Mirandola dall’Amministrazione ducale, questo di S. Francesco rimase l’unico della città e dal punto di vista edilizio si presentava nella sua forma più completa e nel momento del suo massimo sviluppo e della sua massima estensione.

Essendo compreso nei beni ecclesiali passati al Demanio in base alle leggi napoleoniche fu venduto nel 1811 e già nel 1812 fu oggetto di un intervento drastico che ne conservò sostanzialmente la parte che si affacciava sull'attuale Piazza Garibaldi. Dal 1824 al 1828 fu ricostruito.

Nel 1867 fu di nuovo abbandonato dai frati, a seguito delle disposizioni emanate dal Governo del nuovo Regno Italico, e diventò di proprietà comunale. Gli spazi furono quasi interamente destinati ad usi di pubblica utilità quali ad esempio la sede della nuova Quadreria municipale e l’Asilo infantile.

Dal 1929, dopo un lungo periodo di semiabbandono e a seguito di interventi di ristrutturazione e adeguamento ai nuovi usi, ospitò le scuole del Ginnasio-Liceo.

Nel 1936 infine i francescani ritornarono a Mirandola e nel 1946 fu loro riaffidata, ufficialmente, la chiesa.