Nelle valli di Fossa c’è un luogo dove il verde si congiunge con zone d’acqua e dove le verdi chiome degli alberi in primavera si tingono di macchie bianche: sono aironi dal candido piumaggio che a centinaia si riproducono su pioppi. Siamo in Oasi Valdisole nel comune di Concordia sulla Secchia, il luogo in cui, dalla torretta d’osservazione, si può osservare una delle garzaie più importanti della provincia di Modena.

Ma cosa è una garzaia?
La garzaia è il luogo dove nidificano gli aironi che sono uccelli coloniali e che per riprodursi si riuniscono in gruppi più o meno numerosi; in Oasi Valdisole la garzaia conta circa 400 presenze suddivise tra aironi cenerini, garzette, nitticore, spatole, sgarze ciuffetto, ma la parte più consistente della colonia è data dagli aironi guardabuoi che sono circa 200.

E’ curiosa la storia dell’airone guardabuoi scientificamente classificato come Bubulcus ibis, dove bubulcus è colui che guida i buoi ed ibis, dal greco, un uccello: quindi alla lettera un ibis che guida i buoi; l’airone guardabuoi negli anni 70 veniva dato in Italia come accidentale e raro e lo si vedeva solamente in televisione, quando trasmettevano documentari dell’Africa, in tante scene rincorrere o farsi trasportare sulla schiena dai bufali. Per un motivo ancora sconosciuto, a partire dal sud della Spagna, in pochi anni ha colonizzato le nostre zone.

Ora li vediamo nei campi a caccia di cavallette, piccoli mammiferi o anfibi, dietro ai trattori che arano o rincorrere il getto d’acqua che innaffia i campi. Ebbene, su quest’isola hanno trovato il luogo ideale per riprodursi, lontano da ogni intrusione o disturbo.

E così sulla torre d’osservazione, assorti a osservare tanta bellezza e vita , il tempo scorre e quando il sole volge al tramonto lo spettacolo degli aironi che tornano alla garzaia è emozionante: centinaia di ali bianche che proiettano uno spettacolo inusuale per la nostra zona. Un Oasi ricca di esseri viventi dove la biodiversità è protagonista.

Rossella Casari

Tonino De Cristan

Antonio Gelati